CRONACA – DUE GIOVANI ARRESTATI A TORINO E MILANO – La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, presso il locale Tribunale ordinario, nell’ambito di attività investigativa per l’identificazione dei responsabili delle violenze sessuali, rapine e lesioni avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dai pm titolari delle indagini. Nella giornata di ieri sono state effettuate perquisizioni
domiciliari e personali a Milano, Bergamo e Torino nei confronti di 18 giovani, di cui 3 minorenni, che si suppone siano coinvolti negli episodi di aggressione e violenza commessi ai danni di 9 ragazze. Il provvedimento cautelare è stato adottato a seguito del ritrovamento, presso le abitazioni dei due giovani, di materiale informatico e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati la sera del 31 dicembre scorso, ed alla escussione avvenute presso la Procura della Repubblica di 5 vittime, confermando, così, l’identificazione di 2 giovani emersi dalle analisi dei video che hanno documentato gli accadimenti. I fermati sono coinvolti, uno nella violenza sessuale di gruppo ai danni di due giovanissime donne e nella rapina di una, l’altro nella violenza di gruppo ai danni di quattro ragazze e nella rapina di una di esse. Si è tenuto conto della sussistenza del pericolo di fuga per entrambi. I due indiziati sono stati fermati a Milano e Torino ed associati presso le locali case circondariali. 41ENNE FINISCE IN CARCERE A FROSINONE – La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Frosinone ha arrestato e condotto in carcere un 41enne e sequestrato circa 1.400 piante di canapa indiana. Il fermo è avvenuto all’esito di un’attività antidroga coordinata dalla locale Procura della Repubblica, consistente, tra l’altro, nell’osservazione di un casolare ubicato nelle campagne di una cittadina della provincia, dove i poliziotti hanno proceduto al sequestro di un’ngente quantità di piante di cannabis che, una volta immesse sul mercato, avrebbero fruttato almeno 5 milioni di euro. Gli investigatori hanno fatto irruzione nell’abitazione del proprietario dello stabile ed hanno proceduto ad una prima perquisizione in casa, senza però rinvenire nulla. L’attenzione dei poliziotti però si è poi concentrata su alcuni locali attigui, collocati in un seminterrato, dai quali proveniva un fortissimo odore. Una volta all’interno dei locali, gli agenti si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra adibita alla coltivazione di canapa indiana con circa 1.400 piante in vaso. I locali, anche da quello che è emerso a seguito delle prime dichiarazioni del proprietario, erano stati dati in affitto ad un suo conoscente nel mese di agosto e questo aveva provveduto ad effettuare negli stessi una serie di lavori per renderli fruibili rispetto alle sue necessità. In effetti, all’interno del magazzino era stata realizzata una vera e propria industria per la produzione di marijuana, per la coltivazione della quale erano stati installati un complesso sistema costituito da un impianto elettrico, un sistema di areazione, un sistema di riscaldamento e di illuminazione, necessari a favorire la crescita delle piante. Sempre nel seminterrato, sono stati rinvenuti, centinaia di litri di fertilizzante e di acqua per l’irrigazione ed in decine di taniche il gasolio necessario al funzionamento del gruppo elettrogeno che serviva la serra. Mentre gli agenti erano intenti nelle operazioni di sequestro, sul posto è giunto l’uomo al quale erano stati affittati i locali, che ha ammesso agli investigatori le proprie esclusive responsabilità, dichiarando che il proprietario dello stabile non era a conoscenza dell’attività che lo stesso aveva posto in essere. Ad informarlo è la Polizia di Stato. 50ENNE LUCANO UCCISO A MISANO ADRIATICO – Omicidio all’alba di oggi in Emilia Romagna, a Misano Adriatico, in provincia di Rimini. Ad essere ucciso, per motivi in fase di accertamento, sembra dopo una lite, un originario della Basilicata. Si tratta di N.D., un 49enne originario della provincia di Potenza. L’uomo era residente in un’abitazione comunale, concessa in suo uso. La vittima è deceduta dopo essere stata colpita, più volte, alla testa, forse con un corpo contundente. Il presunto assassino è un cittadino 50enne, poi, tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Riccione, giunti immediatamente sul posto dopo una richiesta di soccorso da un’altra persona, sembra una vicina di casa. Sulle cause, da alcune fonti investigative, quanto accaduto, intorno alle ore 6.00, non sarebbe, tra quelle a scopo di rapina. CONTROLLI DEI CARABINIERI ESEGUITI A ROMA E PROVINCIA – Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma al rispetto delle norme per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da “Covid–19“, anche alla luce delle nuove disposizioni entrate in vigore oggi, in modo particolare sul tipo di mascherina in uso e sull’obbligo della certificazione verde rinforzata sui mezzi pubblici. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno eseguito verifiche all’interno e lungo le aree circostanti della stazione Termini. Controllate in totale 101 persone, 3 delle quali, tutte senza fissa dimora, sono state denunciate a piede libero per l’inosservanza del divieto di accesso nella stazione ferroviaria. Sanzionate altre 4 persone per violazione del divieto di stazionamento, contestando sanzioni amministrative per complessivi 500 euro ed emettendo a loro carico un ordine di allontanamento per 48 ore dall’area della stazione Termini. I Carabinieri hanno anche sanzionato, per 400 euro, un 44enne di Latina per il mancato utilizzo della mascherina “FFP2“, prevista dalle nuove normative, a bordo di un autobus di linea. I Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno sanzionato il titolare e la collaboratrice di una palestra della zona, la donna, 41enne romana, perchè sprovvista di certificazione verde idonea e l’uomo, 59enne di Guidonia, che ne ha consentito l’accesso nella struttura omettendo il controllo dei “Green Pass” dei dipendenti. I Carabinieri della Compagnia di Tivoli, invece, hanno controllato 195 persone al capolinea di bus in arrivo dalla Capitale. Sanzionati 17 utenti per mancato utilizzo della mascherina “FFP2” e 9 per mancato possesso del “Green Pass“. Sul litorale romano, nei comuni di Anzio, Nettuno e Ardea, invece, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno identificato 39 persone ed eseguito verifiche presso 11 esercizi commerciali. Sanzionati il dipendente e il cliente di un bar, il primo per mancato controllo della certificazione verde all’accesso del locale e il secondo per mancato possesso del “Green Pass“. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. 29ENNE PUGLIESE ARRESTATO A MATERA – La Polizia di Stato di Matera, durante alcuni controlli sul territorio, ha arrestato in flagranza di reato un 29enne di Laterza, già conosciuto alle forze dell’ordine, poi, condotto in carcere. L’accusa è di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti della Squadra Mobile hanno fermato il giovane a Matera, sulla SP 271, in direzione di Santeramo, mentre era alla guida di un’autovettura. Dopo una perquisizione personale e veicolare, i poliziotti hanno rinvenuto, all’interno del vano portaoggetti, lato guida, un involucro contenente 118 gr. di cocaina. La droga è stata sequestrata insieme alla somma di 1.170 euro in contante, ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio. In un locale a lui in uso, nell’azienda dove lui lavora, sono stati trovati e sequestrati alcuni rotoli di nastro isolante ed altro materiale idoneo per confezionare le dosi di stupefacente. MAROCCHINO 20ENNE FINISCE IN CARCERE A TARANTO – Da alcune settimane il personale della Squadra Volante e della Squadra Mobile era impegnato nella ricerca di un giovane dai tratti nordafricani, considerato il presunto autore di numerosi furti con spaccata avvenuti a cavallo del nuovo anno in danno di alcuni esercizi commerciali del centro città. Nel pomeriggio di ieri, un equipaggio della Squadra Volante, transitando nella zona del Porto Mercantile, ha notato un giovane dai tratti somatici simili al giovane ricercato che, alla vista dell’auto di servizio, ha aumentato notevolmente la sua andatura verso il Terminal Bus per, poi, nascondersi all’interno di un bus di linea in sosta, dando la netta impressine di volersi sottrarre ad un eventuale controllo. Il suo sospettoso atteggiamento, unito alla somiglianza con il presunto ladro, ha fatto maturare nei poliziotti la convinzione di aver individuato il giovane ricercato che, con il successivo arrivo dei colleghi della Sezione Falchi, è stato immediatamente bloccato. Sin da subito il giovane magrebino ha mostrato segni di insofferenza rifiutando strenuamente di fornire qualsiasi notizia circa i suoi dati personali e soprattutto sulla sua attuale residenza. Il nordafricano, come, poi, accertato attraverso la consultazione alle banche dati in uso alle forze di polizia negli ultimi mesi aveva soggiornato per poco tempo in un alloggio sociale per poi trasferirsi in un appartamento del centro. I poliziotti, dopo aver recuperato il mazzo di chiavi di quest’ultima residenza che il fermato durante la visita all’alloggio sociale aveva cercato di lanciare sotto un letto, si sono recati in città. Entrati in casa, gli agenti si sono trovati davanti ad un vero e proprio deposito di refurtiva. Infatti, tra le tante masserizie sparse nei locali dell’appartamento sono stati recuperati gli indumenti indossati durante i furti e poi immortalati nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza dei negozi derubati, numerosi arnesi atti allo scasso, oltre a tanta refurtiva accatastata in modo confuso e disordinato. Nelle fasi della perquisizione il giovane è andato in escandescenza, cercando di aggredire i poliziotti e solo dopo concitati momenti è stato bloccato e reso inerme. La visione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dei commercianti vittime dei furti ha fornito ulteriori elementi a sostegno dell’ ipotesi investigativa circa le sue responsabilità che verranno verificate dall’Autorità Giudiziaria nel prosieguo dell’attività di indagine. Dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il giovane 20enne di nazionalità marocchina è stato arrestato per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali ed accompagnato presso il locale carcere. CONFERMATA IN APPELLO LA CONFISCA DI BENI PER 7 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE USURAIO MESSINESE – Nella giornata di ieri, la “DIA” (Direzione Investigativa Antimafia) ha eseguito, in provincia di Messina un decreto di confisca beni emesso dalla locale Corte di Appello. Si tratta di un ingente patrimonio dal valore di circa 7 milioni di euro, riconducibile a un imprenditore dell’area nebroidea della provincia operante nel settore della macellazione e commercializzazione di pellame. L’uomo, sulla base delle risultanze emerse dalle indagini condotte dalla “DIA” e coordinate dalla “DDA” di Messina, è considerata una persona socialmente pericolosa a seguito di vicende giudiziarie per truffa legate al conseguimento di erogazioni pubbliche, abusivismo finanziario e usura, delitto, quest’ultimo, per il quale è stato condannato con sentenza divenuta irrevocabile nel 2009. L’imprenditore, menzionato da un collaboratore di giustizia, emerge come operatore economico vicino ad ambienti mafiosi “nebroidei” e “tortoriciani”. L’attività investigativa ha permesso di accertare come, l’indagato, nel periodo oggetto d’indagine, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, sia riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti e parenti. La misura ablativa eseguita oggi è provvedimento di secondo grado che segue quelli di sequestro e di confisca emessi dal Tribunale di Messina -Sezione M.P. già nel corso del 2020, nei confronti dell’imprenditore. Nel complesso sono stati oggetto del provvedimento ablativo, la quota pari al 50% di società nonchè la quota pari al 20% del fondo consortile di un consorzio, 17 unità immobiliari, tra fabbricati e terreni, 20 mezzi personali ed aziendali e vari rapporti finanziari.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 196.224 i nuovi casi e 313 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 16,5%. Nel Lazio, 12.027 sono i nuovi contagi e 15 le vittime. In Campania, 27.034 le infezioni e 20 i decessi. In Basilicata, 939 positività e nessun decesso. In Puglia, 3.993 i casi e nessun morto. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
EVENTO – POTENZA, CATERINA PADULA, NUOVO DIRIGENTE DELLA POLIZIA DI STATO – Si è insediato lo scorso 10 gennaio, il nuovo Dirigente della Divisione della Polizia Anticrimine. Si tratta della Primo Dirigente, dott.ssa Caterina Padula, che subentra al pari qualifica dott. Antonio Galante, nominato Dirigente del Commissariato di San Giovanni-Barra di Napoli. Per la dott.ssa Padula, che proviene dalla Questura di Taranto dove ha ricoperto un analogo incarico, si tratta di un ritorno alla Questura di Potenza che aveva lasciato a seguito della sua promozione, dopo aver ricoperto, per lungo tempo, gli incarichi di Capo di Gabinetto e quello di Dirigente dell’Ufficio del Personale e di Funzionario Portavoce della Questura di Potenza. Nel periodo tarantino, quale Dirigente della Divisione della Polizia Anticrimine, la dott.ssa Padula ha dato un importante impulso alle attività delle indagini patrimoniali conclusesi in alcuni casi con il sequestro di beni. Sotto la sua direzione l’ufficio in parola ha predisposto diverse misure di prevenzione personali con proposte di sorveglianza speciali con particolare attenzione ai soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica e indiziati di reati in materia di violenza di genere. Ha curato, inoltre, l’istruttoria di atti finalizzati all’adozione di DASPO nei confronti di tifosi ritenuti responsabili di gravi reati in occasione di incontri di calcio locali e di provvedimenti di D.A.C.Ur. (c.d. “DASPO urbani”). Come informato in redazione, infine, si è occupata di tutta l’attività di analisi della criminalità del territorio tarantino anche ai fini della stesura di informative antimafia per l’adozione dei conseguenti provvedimenti interdittivi nei confronti di società ritenute a rischio di infiltrazioni mafiose.
METEO Per domani, giornata stabile con cieli prevalentemente sereni e soleggiati, ovunque, con temperature tra i 9 e 14 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale