Nella mattinata di oggi, su delega della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), presso la Procura della Repubblica di Roma, due persone sono state tratte in arresto dai Carabinieri del Gruppo di Ostia.
I militari, hanno eseguito un’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere, per il reato di concorso in tentata estorsione, aggravata, tra l’altro, dall’utilizzo del metodo mafioso
Le attività di indagine, già avviate da diversi mesi, hanno consentito agli investigatori di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di una tentata estorsione, con le modalità tipiche delle organizzazioni criminali mafiose, nei confronti di un imprenditore.
L’uomo era impegnato in un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale sul territorio lidense.
La richiesta, giustificata a fini di asserita “protezione”, è stata avanzata per l’ammontare complessivo di 500mila euro, da versare in cinque rate.
A tale illecita attività, la persona è stato intimidita anche attraverso l’esplicito riferimento ad un violento episodio, accaduto alcuni anni fa sullo stesso territorio di Ostia, del quale uno degli indagati si è vantato.
Si trattava della gambizzazione di un personaggio, ben noto nell’ambiente malavitoso, commessa sulla pubblica via ed in presenza di più persone, fatto peraltro per il quale egli stesso ha riportato condanna in via definitiva a pena già espiata.
Nel corso dell’indagine, l’indagato si è accreditato di un livello superiore rispetto ai componenti delle altre compagini criminali locali, a tal punto da definirsi come “l’uomo degli equilibri”, ossia l’unico capace di svolgere il ruolo di mediatore tra tutte le organizzazioni criminali operanti su quel territorio.
Il procedimento pende tutt’ora nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati, ovviamente, vige la presunzione di innocenza.
A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
Rocco Becce
Direttore Editoriale