CRONACA – ARRESTATA 22ENNE RESPONSABILE DI OLTRE 60 ESTORSIONI SESSUALI – La Polizia di Stato di Cremona ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere, nei confronti di una 22enne della provincia di Forlì, responsabile di estorsione. La complessa attività investigativa, svolta dalla Polizia Postale, sotto il coordinamento della dott.ssa Federica Filippi, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, ha visto la contestazione di 69 capi d’imputazione tra i quali il reato di estorsione sessuale e sostituzione di persona. Inoltre, sono state formulate accuse nei confronti della madre, che si è rivelata complice della ragazza. L’indagine ha avuto inizio nel febbraio 2020, a seguito della denuncia presentata presso la Polizia Postale di Cremona che aveva riguardato un cittadino italiano che ha raccontato di aver chattato e scambiato alcune foto con una ragazza che aveva pubblicato un annuncio erotico su di un sito di incontri per adulti. Tale relazione virtuale si è bruscamente interrotta per l’intervento di una signora qualificatasi come la madre della ragazza, a suo dire minorenne e autistica, la quale lo avrebbe denunciato se non avesse pagato 500 euro a titolo risarcitorio, per i danni psicologici subìti dalla figlia. L’attività svolta dagli investigatori ha consentito di identificare 60 vittime, di sesso maschile e di diverse età, residenti su tutto il territorio nazionale, comprese persone con disabilità cognitive, e di sequestrare carte ricaricabili sulle quali è confluito il denaro provento dalle estorsioni per un ammontare di circa 100mila euro. CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI A ROMA E PROVINCIA – I Carabinieri della Stazione di Roma Ostia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione alla persona offesa, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una coppia di coniugi, lui di 44 anni e lei 40enne, entrambi cittadini del Bangladesh, indagati per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata induzione o costrizione al matrimonio, in danno della figlia 14enne, convivente. Il provvedimento cautelare giunge all’esito di attività investigativa originata dalla denuncia della vittima, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine alle condotte vessatorie e di violenza contestate. Lo scorso 13 novembre, la ragazza aveva denunciato ai Carabinieri di Ostia che per diverso tempo è stata vittima di comportamenti violenti e oppressivi, costituiti da sistematiche violenze fisiche e verbali, in particolare da parte della madre e dal fratello, ogni qualvolta si ribellava al rispetto delle rigide regole della religione islamica imposte. I suoi familiari le imponevano di indossare il velo islamico, controllavano le sue conversazioni telefoniche e l’utilizzo della televisione, le impedivano di frequentare i suoi coetanei fuori dalla scuola, anche picchiandola ad ogni suo rifiuto di sottostare a tali imposizioni. Tutti comportamenti e regole condivise dal padre, il quale si dimostrava omissivo e connivente, e che voleva che la figlia si sposasse anzichè continuare a studiare, pur sapendo che il suo sogno era quello di diventare un chirurgo. Nella denuncia la 14enne ha anche raccontato, infatti, che da circa un anno i familiari avevano iniziato a dirle che doveva sposare un suo connazionale in Bangladesh, persona a lei del tutto sconosciuta, alle rimostranze della minore che rappresentava alla madre che voleva proseguire gli studi, veniva anche picchiata. L’ultimo episodio, secondo quanto denunciato, si è verificato lo scorso 13 novembre 2021 quando la madre e la sorella maggiore, che si trovavano in Bangladesh, la informavano che stavano acquistando un burka per lei e che stavano tornando per prenderla e portarla in Bangladesh, per darla in sposa ad un connazionale. La vittima manifestava il proprio dissenso al fratello e questo la schiaffeggiava violentemente facendola cadere a terra e sbattere la testa contro un armadio. A seguito di tale episodio, la minore, temendo che la madre una volta tornata in Italia la portasse effettivamente in Bangladesh per farla sposare, è scappato di casa e si è recata dai Carabinieri di Ostia per denunciare i fatti, per poi essere collocata in una struttura protetta. I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno eseguito verifiche presso 17 attività commerciali della zona, controllando in totale 125 persone e elevando sanzioni amministrative per complessivi 3.960 euro..I titolari di cinque di attività, due bar, una lavanderia, una pizzeria e un’autoscuola, sono stati sanzionati per non aver esposto all’ingresso dei locali un cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente. Il titolare e un dipendente di una lavanderia, invece, sono stati sanzionati perchè sorpresi a lavorare senza indossare le mascherine. I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo, con l’assistenza dei colleghi dei Nas di Roma, hanno multato il titolare di un alimentari-bar per l’inosservanza delle procedure volte a garantire la sicurezza igienica degli alimenti. A Tivoli, i Carabinieri della locale Compagnia hanno eseguite le verifiche presso il capolinea dei bus in arrivo da Roma e presso le attività commerciali adiacenti, controllando in totale 178 persone, 12 delle quali sanzionate per il mancato utilizzo della prevista mascherina “FFP2” e 8 per il mancato possesso del “Green Pass“. Sul litorale, tra i comuni di Anzio, Nettuno e Ardea, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito verifiche presso 8 negozi, identificando in totale 30 persone. Sanzionando il titolare di un Patronato – Caf sorpreso a lavorare privo di “Green Pass“. Nel comune di Affile, i Carabinieri della Stazione di Bellegra hanno sanzionato il dipendente di un bar per non aver controllato il possesso della certificazione verde ad un cliente. Infine, ad Artena, i Carabinieri della locale Stazione hanno sanzionato un 47enne del posto trovato, in piazza della Vittoria, senza la mascherina. I Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro e della Compagnia Roma Parioli, hanno sottoposto a fermo di P.G. un 26enne romano, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. Ad esito delle immediate indagini dei Carabinieri, infatti, il 26enne è accusato di essere l’autore di una serie di rapine, consumate in poche ore il 15 gennaio scorso, ai danni di giovani vittime. Nel primo pomeriggio, uno studente romano, di 15 anni, che percorreva via Conca d’Oro, è stato minacciato con un coltello, gli è stato portato via il portafogli contenente 15 euro e documenti da parte di una persona che è poi fuggita per le vie limitrofe. Sempre nello stesso pomeriggio, in piazza Sempione, un 20enne romano è stato avvicinato alle spalle, gli è stato puntato il coltello alla gola, gli è stato intimato di consegnare il portafogli. Al rifiuto la vittima è stata colpita con un pugno in testa. Stessa scena si è ripetuta poco dopo in via Nomentana all’altezza di ponte Tazio dove un 26enne e una 23enne, entrambi studenti, sotto la minaccia di un coltello, gli è stato chiesto di consegnare portafogli e cellulare. Anche in questo caso le vittime si sono opposte e il ragazzo è stato colpito con un pugno alla testa. Infine, nel tardo pomeriggio, intorno alle ore 19.00, due studenti, entrambi di 15 anni, nell’area antistante la fermata della stazione metropolitana “Conca d’Oro”, sempre sotto minaccia di un coltello hanno dovuto consegnare un cellulare e due auricolari, e, poi, sono stati colpiti con un pugno al volto. I Carabinieri, intervenuti sui singoli episodi, hanno acquisito le informazioni dalle vittime che hanno fornito numerosi dettagli che hanno permesso di individuare il 26enne gravemente indiziato di essere l’autore delle rapine seriali. I militari lo hanno rintracciato, qualche ora dopo, a casa di un 43enne romano, con precedenti, che lo aveva ospitato per eludere le ricerche. Il 43enne è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento mentre l’arrestato è stato portato in caserma e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e in attesa della convalida è stato portato in carcere. Il fermo è stato successivamente convalidato e l’arrestato si trova tutt’ora in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare se l’arrestato, nei giorni precedenti al fermo, abbia perpetrato altre rapine. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 143.898 i nuovi casi e 378 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 13,7%. Nel Lazio, 12.663 sono le nuove positività e 28 le vittime. In Campania, 11.319 sono le infezioni e 35 i decessi. In Basilicata, 1.154 i contagi e 3 i morti. In Puglia, 7.855 i casi e 13 i deceduti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO Per domani, nel nostro Paese, tempo stabile, con temperature in rialzo tra gli 8 e i 14 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale